23 giugno 2010

Frank Fenner: "la razza umana sarà estinta fra cento anni"

a cura della Redazione


Il biologo Frank Fenner (nella foto ndr) nel 1980 annunciò al mondo intero la sconfitta del vaiolo, a trent'anni da quella scoperta, lo scienziato australiano novantacinquenne in un intervista al quotidiano The Australian lancia una catastrofica previsione: "ci estingueremo tutti. Qualsiasi cosa possiamo fare, ormai è troppo tardi. Siamo entrati nell'Antropocene, cioè l'era geologica in cui l'impatto dell'uomo sull'ambiente è devastante tanto quanto quello di una cometa o di un'era glaciale". Fenner, professore emerito di microbiologia all'Australian National University continua la sua intervista dicendo: "l'uomo come lo conosciamo oggi, l'homo sapiens, si estinguerà entro cento anni, insieme a tante altre specie animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare. Di certo, da quando la razza umana è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche, ndr), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche. Gli Aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50 mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni".

18 giugno 2010

Sumeri e il sistema solare prima di Copernico

di VjnjukI Sumeri, millenni fa, avevano già descritto il Sistema Solare completo, con al centro il Sole, e che includeva Urano, Nettuno e Plutone, e un pianeta in più... Nibiru, fra Giove e Marte. I Sumeri, quindi, prima di Copernico, di Gallilei e anche della NASA, sapevano l'esatto componimento e funzionamento del Sistema Solare. Se pensiamo che fino alla pubblicazione del trattato De revolutionibus orbium coelestium di Nicola Copernico, avvenuta nel 1543, la scienza ufficiale era convinta che il Sole, la Luna e tutti gli altri pianeti ruotassero intorno alla Terra, e che la Chiesa Cattolica, condannò Copernico come eretico per tale pubblicazione. Che Urano venne scoperto solo nel 1781, Nettuno nel 1864 e Plutone, il pianeta più esterno del nostro Sistema Solare, venne scoperto solo nel 1930. Che i satelliti della NASA, negli anni '70, ci hanno consentito di osservare i pianeti a noi più vicini e fu solo nel 1986 e nel 1989 che la sonda Voyager 2 sorvolò a distanza ravvicinata Urano e Nettuno, confermando le caratteristiche di questi pianeti così come i testi sumeri con grande precisione li avevano descritti. E che perfino gli anelli di Saturno, scoperti solo nel 1659, erano già descritti da un sigillo cilindrico assiro. Allora, come facevano i Sumeri a conoscere tutto ciò, molti milleni prima di noi? Molto probabilmente grazie agli Anunnaki, coloro che dal Cielo scesero sulla Terra...

5 giugno 2010

Le Cronache del Mondo Antidiluviano

a cura della Redazione

Le Cronache della Terra pre-diluvio compilate da Zecharia Sitchin sulla base delle tavolette sumeriche di Enuma Elish, estratto da "Le guerre atomiche al tempo degli dèi".


450000 Su Nibiru, un pianeta lontano del nostro sistema solare, la vita va lentamente estinguendosi a causa dell’erosione dell’atmosfera del pianeta. Deposto da An/Anu, il sovrano Alalu fugge a bordo di una navetta spaziale e trova rifugio sulla Terra. Qui scopre la presenza dell’oro, che si può utilizzare per proteggere l’atmosfera di Nibiru.

445000 Guidati da Enki, figlio di Anu, gli Annunaki (abitanti di Nibiru, i biblici “Nephilim”) arrivano sulla Terra, fondano Eridu, per estrarre l’oro dalle acque del Golfo Persico.

430000 Il clima della Terra si fa più mite. Altri Annunaki arrivano sul pianeta, e tra loro Ninharsag/Ninmah, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico.

416000 Poiché la produzione d’oro scarseggia, Anu arriva sulla Terra con Enlil, il suo erede. Viene deciso di estrarre l’oro vitale attraverso scavi minerari nell’Africa meridionale. Le nomine avvengono per estrazione: Enlil conquista il comando della missione sulla Terra, Enki viene relegato in Africa. Anu, mentre si accinge a lasciare la Terra, deve fronteggiare la minaccia del nipote Alalu.

400000 Tra i sette insediamenti funzionali della Mesopotamia meridionale figurano il porto spaziale (Sippar), il centro di controllo della missione (Nippur), un centro metallurgico (Badtibira), un centro medico (Shuruppak). I metalli arrivano per mare dall’Africa; una volta raffinati, vengono poi inviati agli Igigi (i trecento Annunaki assegnati alla navicella spaziale e alla stazione di passaggio su Marte) rimasti in orbita, poi trasferiti su navette spaziali che arrivano periodicamente da Nibiru.

380000 Appoggiato dagli Igigi, il nipote di Alalu cerca di ottenere il dominio della Terra. La fazione di Enlil vince la Guerra degli Antichi Dèi.

300000 Gli Annunaki che lavorano nelle miniere d’oro si ammutinano. Enki e Ninharsag creano dei Lavoratori Primitivi attraverso la manipolazione genetica degli ovuli di donne-scimmia; le nuove creature sostituiscono gli Annunaki nelle attività manuali. Enlil fa irruzione nelle miniere e porta i Lavoratori Primitivi all’Eden in Mesopotamia. Avendo ottenuto la capacità di procreare, l’Homo sapiens comincia a moltiplicarsi.

200000 La vita sulla Terra regredisce durante una nuova era glaciale.

100000 Il clima torna a riscaldarsi. Gli Annunaki, con crescente disappunto di Enlil, sposano sempre più spesso le figlie dell’Uomo.

75000 Comincia la “maledizione della Terra” – un'altra era glaciale. Tipi regressivi di uomo vagano per la Terra. Sopravvive i Cro-Magnon.

49000 Enki e Ninharsag elevano alcuni umani imparentati con gli Annunaki al ruolo di comandanti di Shuruppak. Enlil, furioso, trama la rovina del genere umano.

13000 Accortosi che il passaggio di Nibiru in prossimità della terra provocherà un immenso maremoto, Enlil costringe gli Annunaki a giurare di non rivelare all’umanità la catastrofe imminente.

11000 Enki rompe il giuramento, dà istruzioni a Zisudra/Noè di costruire un’imbarcazione sommergibile.

Il Diluvio spazza tutta la Terra; gli Annunaki assistono alla distruzione totale dalla loro navicella rimasta in orbita. Enlil acconsente a concedere a ciò che resta del genere umano utensili e sementi; tra le montagne comincia l’agricoltura. Enki addomestica gli animali.