26 agosto 2010

Anunnaki e Ufo nel Terzo Reich?

di Vincenzo Galizia



I primi avvistamenti di UFO, si sono verificati, durante la Seconda Guerra Mondiale, nei cieli d'Europa. Erano oggetti creati da una tecnologia aliena, o erano armi segrete, realizzate dai scienziati tedeschi, che possedevano una concezione tecnica-scientifica assolutamente all’avanguardia, rispetto agli altri? Tutto iniziò, grazie all’idea dello scienziato austriaco Viktor Schauberger (1885-1958), che basandosi sull’energia derivata dalla natura, concepì l’acqua come un essere vivente, che possedeva una specie di energia o forza vitale. Schauberger affermava inoltre che la natura (sua maestra), gli aveva suggerito che l’aspirazione, il vortice e non l’esplosione (come nel motore a scoppio), erano il mezzo migliore per creare energia. Ideò allora, una turbina ad aspirazione, in grado di mantenere l’energia vitale dell’acqua, creando un aeromobile che non bruciava carburante. Poi gli applicò un motore d’avviamento d’aereo. Questo serviva per far girare le pale della turbina, che si trovavano all’interno di un cilindro, al cui centro, era fissato un cono vuoto con base aperta. Il cilindro veniva riempito d’acqua, creando in questo modo, una specie di tornado in miniatura. Le idee dello scienziato austriaco, vennero riprese, da un equipe di studiosi, che avevano un impianto di lavoro a Praga, nei primi anni '40, tra cui erano presenti, il capitano e pilota collaudatore, della Luftwaffe, Rudolf Schriever, gli scienziati Klaus Habermohl e Walter Miethe (che ha partecipato anche al progetto V2), e l’ingegnere italiano Giuseppe Belluzzo, insegnante al Politecnico di Milano e grande esperto di motori a turbina. Schriever, fece un prototipo di velivolo discoidale, articolato con un sistema di pale rotanti, simili a quelle di un elicottero, con una cabina di pilotaggio centrale, che permetteva la necessaria stabilità giroscopica, utilizzando motori a turbina BMW. Questo prototipo, portò alla realizzazione del “Mark II”, un disco del diametro di circa 6 metri, e con un altezza di 2, guidato da un solo pilota. Sull’asse ruotavano sedici pale ed era dotato di un turbomotore BMW, che soffiava aria anche sulle pale. Era un apparecchio dimostrativo, che venne seguito dal “Flugelrad (ruota volante) Mark II”. Successivamente, le SS del Reichfuhrer Heinrch Himmler, decisero di finanziare, Schriever e gli altri, che furono però costretti a spostarsi a Breslavia, in Slesia, e successivamente, nel centro di ricerche di Peenemunde in Pomerania (dove furono in seguito costruiti i V1 e i V2), per continuare i loro progetti sui “dischi volanti”. Si realizzò così l’Haunebu (nome occulto legato all’albero del karma germanico) dotato di un motore a reazione, che sfruttava l’effetto Coanda (scoperto da Henry Coanda nel 1910, con il quale, nei fluidi e nei gas, l’energia di spinta si sviluppa in combinazione su una superficie, aumentando in maniera considerevole la spinta in avanti). Questo nuovo modello poteva decollare anche verticalmente, inclinando l’ugello del motore a reazione verso il terreno, concetto oggi impiegato dai moderni “Harrier” (aeroplani a decollo verticale, impiegati anche dalla marina italiana sulla portaerei “Garibaldi”). A bordo del disco, era presente un generatore di energia elettromagnetica, inventato dal capitano delle S.S. Hans Cohler, accoppiato ad un generatore di banda Graaf e ad una dinamo sferica a vortice di mercurio, inventata da Guglielmo Marconi, produceva un campo elettro-gravitazionale attorno al disco, che in tal modo si sollevava da terra. Questo sistema venne chiamato “Thule Tachyonator”, in onore della società segreta, da cui si era sviluppato il Partito Nazional-Socialista. Verso la fine della Guerra, all’avvicinarsi dell’Armata Rossa, gli scienziati, impegnati nel progetto sui “dischi volanti”, dovettero, di continuo, spostare gli impianti, distruggendo i progetti che non potevano essere spostati, al fine di evitare che cadessero nelle mani dei russi. I progetti continuarono lo stesso, con la produzione dell’Haunebu “Mark IV”, primo esempio, di disco a forma lenticolare (formata da due piatti, il superiore rovesciato e a contatto con l’altro). Il 14 febbraio 1945, nel cielo di Praga, venne effettuato il primo collaudo del successivo prototipo, “Mark V”, che aveva un diametro di 16 metri, e raggiunse i 12mila metri di altezza, in meno di tre minuti, come riportato, da varie testimonianze, tra le quali nel dopo guerra, quella di Robert Jungk che nel suo libro “Brighter than a Thousand Sun’s”, conferma questo volo. Successivamente, venne creata la “V-7”, velivolo supersonico, con 12 motori turbogetto BMW, che nei test, raggiunse circa i 25 mila metri di altezza. Questo velivolo, faceva uso, di una forma di energia non convenzionale. Come disse Walter Miethe, nel suo rapporto del 17 aprile 1945, al Fuhrer. La Guerra stava terminando, con la sconfitta della Germania, pertanto questi progetti sui “dischi volanti”, seppur rivoluzionari, rimasero, incompleti, e allo stato sperimentale, non portando, così, ad un capovolgimento della Guerra, come aveva sperato Adolf Hitler. Altre fonti, dicono, che gli scienziati tedeschi, continuarono a sviluppare, questi tipi di programmi, sui velivoli discoidali, anche dopo la resa della Germania, sia negli USA che nell’Unione Sovietica. Ad esempio, lo stesso Miethe, negli anni successivi, collaborò allo sviluppo del velivolo “AVROCAR” dell’USAF. L’agente della CIA, Virgil Amstrong, a conferma di quanto fino adesso detto, affermò, negli anni ’50, che “i servizi segreti americani avevano scoperto un arma segreta di Adolf Hitler, che oggi chiameremo UFO o veicolo spaziale”. Confermando, nella descrizione, le stesse caratteristiche descritte nei vari prototipi, menzionati in precedenza. Il dubbio relativo alla nostra domanda iniziale, non ha comunque una risposta. Perché se è vero che gli scienziati del Terzo Reich, avevano sperimentato prototipi discoidali, rivoluzionari per l’epoca, e anche vero, però, che avvistamenti di “oggetti volanti non identificati”, si erano avuti sia nell’antichità che negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, a partire dal famoso “caso Roswell” avvenuto nel luglio del 1947 in Arizona, dove si presume che sia precipitato un disco volante alieno. Addirittura, in un vero clima fantascientifico, uno “studioso” tedesco, Jan Van Helsing, nel libro “Secret societies”, sostiene che “l’idea di costruire dei velivoli discoidali, venne al Führer dopo che una delegazione di extraterrestri (gli Anunnaki/Nordici?) provenienti dal sistema di Aldebaran presero segretamente contatto con gli alti gerarchi nazisti”. Secondo questa leggenda, i visitatori spaziali, credevano che Hitler, fosse il dominatore del pianeta e si erano, per questo, rivolti a lui come primo rappresentante della Terra. Mostrandogli i loro prodigi tecnologici, facendolo rimanere affascinato, dagli straordinari mezzi volanti da loro posseduti, al punto da fargli venire l’idea, di creare uno speciale laboratorio, incaricato di realizzarne delle copie. In questo modo, gli scienziati tedeschi, forse potevano aver raggiunto gli strabilianti progressi tecnologici, grazie, proprio, all’aiuto avuto, da questi extraterrestri, come sostenuto dallo scienziato Werner Von Braun e confermato anche da Hermann Hoberth, padre del razzo moderno, che aggiunse, “non possiamo prenderci tutto il merito degli eccezionali risultati raggiunti in alcuni campi scientifici. Noi siamo stati aiutati da esseri di altri mondi……”. Comunque, oltre a queste ipotesi, possiamo affermare, che gli scienziati tedeschi, avessero effettivamente raggiunto dei risultati sensazionali sul piano aero-spaziale, con prototipi discoidali “fuori dal normale”, da cui in seguito si è sviluppata la moderna tecnologia spaziale americana e russa.

18 agosto 2010

Gli Anunnaki e le origini dell'Umanità

di Francesca Lulleri (Genesis)

Partiamo dall’Enuma Elish, ossia dal “Poema della creazione”, da quelle sette tavole d’argilla lasciateci in eredità dai Sumeri. Poniamo il nostro sguardo su quello che vogliono raccontarci, al di là del tempo e delle credenze che ci sono state imposte fino ad adesso. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo un popolo che, quando il nostro mondo era ancora giovane, discese su di esso per motivi che possono essere soggetti ad ulteriori interpretazioni, ma che comunque li aveva portati lontano dal loro pianeta d’origine. Immaginiamo che questi visitatori, in mezzo a tanti animali e piante abbiano scorto un potenziale ominide, e abbiano deciso di modificarlo geneticamente rendendolo più simile a loro, per poterli aiutare durante la loro permanenza sulla terra. All’inizio gli esperimenti non riuscirono bene, ma uno di loro continuò ad insistere fino a quando l’ominide fu completo e compatibile con loro. La nuova razza che aveva creato era un ibrido perfetto, una fusione che aveva migliorato sia la nostra specie che la loro…era nata l’umanità. Questi visitatori, nell’Enuma Elish, vengono chiamati Anunnaki, che significa “coloro che scesero dal cielo” e all’interno dello scritto si parla anche del loro pianeta d’origine…Nibiru (il pianeta del passaggio)…che si stà avvicinando. Ma vediamo cosa ci racconta l’Enuma Elish, (considerato, fino a poco tempo fa, un mito), attraverso le conoscenze e gli studi che abbiamo oggi. Gli Anunnaki sarebbero venuti sulla terra circa 450.000 anni fa, in cerca di oro e minerali, in quanto sul loro pianeta (Nibiru), l’atmosfera scarseggiava e l’oro, pare, potesse proteggerla. Nella località di Eridu, nel sud della mesopotania, questi visitatori, poi divinizzati, attrezzarono il loro primo avamposto sul suolo terrestre (per estrarre l’oro dalle acque del Golfo Persico). Il comandante di questa spedizione si chiamava Enki, ed era il figlio di quello che, i Sumeri, chiamavano Anu. Circa 430000 anni fa il clima sulla terra divenne più mite e così altri Anunnaki arrivarono sul nostro pianeta…tra loro arrivò anche Ninharsag, capo ufficiale medico e sorellastra di Enki. Successivamente, 416000 anni fa, dato che la produzione di oro scarseggiava, il padre di Enki, Anu, scese sulla terra con Enlil, suo erede, e quindi, suppongo, suo primogenito. Si decise allora di estrarre l’oro da un’altra parte, così venne scelta l’Africa Meridionale. Le nomine avvennero senza votazione, per estrazione. Enlil conquistò, così, il comando della missione sulla terra mentre Enki, invece, venne mandato in Africa...Quando Anu, convinto che tutto fosse a posto, si accinse a lasciare la terra, dovette invece fronteggiare la minaccia di un sovversivo, il nipote Alalu. Circa 400000 anni or sono, fra i sette insediamenti funzionali della Mesopotamia meridionale, figuravano Sippar (il porto spaziale), Nippur (il centro controllo della missione), Badtibira (un centro metallurgico), e Shuruppak (un centro medico). I metalli arrivavano via mare dall’ Africa e una volta raffinati venivano inviati agli Igigi (i 300 Annunaki che erano assegnati alla navicella spaziale e alla stazione di passaggio su Marte) che dovevano rimanere in orbita e trasferirsi successivamente su navette spaziali che venivano periodicamente da Nibiru. 380000 anni fa, il nipote di Alalu, appoggiato dagli Igigi, cercò di ottenere il dominio sulla terra, ma fortunatamente la fazione di Enlil vinse la Guerra degli Antichi Dèi. Ancora, 300000 anni fa, gli Anunnaki che lavoravano nelle miniere d’oro decisero di ammutinarsi. Enki e Ninharsag, allora, crearono , attraverso la manipolazione genetica degli ovuli di donne-scimmia, dei lavoratori primitivi che sostituirono gli Anunnaki nei lavori manuali. Enlil fece allora irruzione nelle miniere portando i nuovi lavoratori in Mesopotamia, in quello che noi abbiamo da sempre chiamato Eden. Prima di continuare con la storia, attualissima, degli Anunnaki, facciamo una breve riflessione…Ai giorni nostri, ormai, tutti conosciamo le potenzialità della genetica, e, anche noi, se vogliamo, siamo delle divinità nei confronti dei vari esperimenti genetici che abbiamo portato al termine…lo siamo perchè anche noi, manipolando i geni abbiamo donato la vita…Abbiamo creato dei cloni…certo, non ancora con noi stessi, ma ci arriveremo…si potrebbe benissimo fare con le conoscenze che abbiamo oggi. E sempre con queste innumerevoli conoscenze, che abbiamo già da tempo, potremmo decidere che aspetto avrà il nascituro ancor prima che si sia formato…se avessimo sviluppato maggiormente l’ingegneria spaziale forse avremmo potuto attuare anche noi, quello che, millenni fa, attuarono questi visitatori…e cioè una massiccia evoluzione genetica della specie che più si avvicinava a loro stessi…Non è così irreale, se ci pensate, e i Sumeri ne parlavano da millenni…così come parlavano di Nibiru, il pianeta del passaggio, il loro luogo di provenienza…E anche Nibiru è una realtà. Nei miei prossimi post parlerò ampiamente anche di Nibiru, ma ora torniamo a loro, a coloro che discesero dal cielo, e che, per alleviare le loro fatiche crearono l’uomo così come lo conosciamo. Ci crearono per essere schiavi, per lavorare al loro posto nelle miniere…Un possibile legame con gli Anunnaki? L'elica del Dna rappresenterebbe la stessa del simbolo raffigurato dai Sumeri? Noi, non abbiamo utilizzato nostri simili come schiavi durante tutto il corso della nostra esistenza come umanità? Si, e dovremmo vergognarcene. Loro invece crearono una razza a parte, un ibrido, un semidio, se così possiamo chiamarlo…quell’ibrido siamo noi. Non è così assurdo, considerando le conoscenze che abbiamo raggiunto. Ora continuiamo la storia che è narrata dall’ Enuma Elish, sempre ricollegandoci alle traduzioni di Zecharia Sitchin. I primi ibridi vengono quindi trasferiti, ad opera di Enlil, dalle miniere a quello identificato con il nome di Eden. E qui, grazie ad Enki, che li rende in grado di procreare, il primo genere umano inizia a crescere e a moltiplicarsi. Ma non è tutto rose e fiori, perchè dopo tutto questo, circa 200.000 anni fà, a causa di una glaciazione la terra regredisce. Per fortuna dopo la glaciazione il clima torna a riscaldarsi e il cammino della nuova umanità riprende normalmente. Gli Anunnaki però, con grandissima disapprovazione di Enlil, sposano sempre più spesso le figlie dell’uomo. Ma 75000 anni fa, comincia una nuova glaciazione, ancora più dura, dalla quale sopravvive l’uomo di Cro-Magnon. Enki e Ninharsag, da sempre simpatizzanti verso noi umani, circa 49000 anni fa elevano a comandanti alcuni umani imparentati con gli Anunnaki, ed Enlil, cieco dalla rabbia, trama la rovina delle creature che il suo stesso popolo aveva creato: noi. Quindi accortasi che, 13000 anni fa, il suo pianeta d’origine, Nibiru, sarebbe passato in prossimità della terra, provocando un immenso maremoto, costrinse tutti gli Anunnaki a giurare di non rivelarci nulla, per disperdere ciò che aveva creato, attraverso l’imminente catastrofe. Altre riflessioni su un fatto che è impossibile non ammettere come realmente accaduto: Il diluvio. Il diluvio è citato in maniera differente, ma con incredibili analogie, dagli scritti antichi di tutti i popoli del mondo, e non è un mito portato avanti per assimilamento di tradizioni e di racconti orali…il diluvio è accaduto realmente, ha basi solidissime approvate da scienziati e geologi di ogni tempo. C’è stato: è indiscutibile. Bisogna ora analizzare perchè sia avvenuto. Una possibile, e per nulla fantasiosa, risposta, ci è data proprio dall’Enuma Elish…il diluvio, i maremoti e le catastrofi avvenute sulla terra in quel periodo potrebbero essere state causate dall’avvicinamento di Nibiru, il pianeta dall’orbita della durata di 3600 anni. L’avvicinamento di questo pianeta nel nostro sistema solare, avrebbe potuto causare tutto questo? Si, a causa della sua forza enorme forza di gravità. Quindi la spiegazione dei Sumeri sul diluvio è di gran lunga più scientifica di tutte le altre descrizioni successive, che davano all’essere umano la colpa per la reazione divina. Nulla di più sbagliato. Nella traduzione delle tavolette, Enlil non provoca lui stesso la catastrofe, sà prevederla, come siamo in grado, ora, anche noi. Quindi dato che non sopportava che una sua creazione fosse elevata quasi al suo rango, (ma secondo me lo aveva fatto per andare contro Enki, che si era affezionato a noi), decise di non avvisarci di tutto questo, perchè tanto noi eravamo ancora come dei bambini, e non avremmo potuto calcolarlo. Decise quindi di lasciarci morire, indifesi, mentre loro avrebbero osservato tutto dalle loro navette poste in orbita. Chi ci dice che non sia realmente accaduto in questo modo? Continuiamo con il racconto descritto dall’Enuma Elish…Enki decide di non avvisare l’umanità della catostrofe che provocherà il pianeta Nibiru con il suo avvicinamento al nostro sistema solare. Fà giurare a tutti gli Anunnaki di non rivelare a nessuno di questo giuramento nè tantomeno dell’avvicinamento di Nibiru. Adesso, dato che i numeri son divenuti minori, prenderemo come riferimento il nostro calendario attuale riferendoci alla suddivisione a cui siamo abituati. Enki, 11000 (a.C), quando ormai la catastrofe stà iniziando, decide di rompere il giuramento e di salvare ciò che aveva creato ed amato, istruisce quindi Zisudra (probabilmente quello che noi abbiamo sempre chiamato Noè) su come costruire una barca sommergibile. Il diluvio sommerge tutta la terra, forse rimane intatta qualche cima altissima. Gli Anunnaki osservano tutto, sconvolti, dalle navette poste in orbita, quando tutto è finito e le acque incominciano a ritirarsi Enlil si stupisce che il genere umano sia ruscito a sopravvivere alla catastrofe e quindi decide di donargli la terra, acconsentendo a darci le sementi ed a istruirci su come andare avanti. Enki ci insegna l’addomesticamento degli animali. Nel 10500 (a.C) i discendenti di Zisudra ottengono in sorte 3 regioni. Il più importante dei figli di Enlil, Ninurta cerca di rendere abitabile la mesopotamia, Enki rivendica la Valle del Nilo, e gli Anunnaki mantengono il possesso della penisola del Sinai per costruire al suo interno un porto spaziale post diluviano…La storia di questi visitatori sul nostro pianeta poi continuò, si dice che essi prendessero parte, schierandosi, anche a guerre di uomini nell’età antica. Si parla infatti, in alcuni scritti, di dèi e uomini sui campi di battaglia. Si parla, negli scritti dei sumeri, di guerre atomiche nel passato, e si nominano anche le bibliche Sodoma e Gomorra, distrutte appunto in una di queste guerre. Vi sembra strano? Lo sapete che da poco gli studiosi hanno trovato, sulle rocce adiacenti a quelle città, bruciature profonde vecchie di millenni, come provocate dalla lava… pur non esistendo alcun vulcano nella zona? Ma questa in fondo è un'altra storia…

8 agosto 2010

Il Quarto Tipo - trailer film

Il Quarto Tipo è un film del 2009, il titolo si riferisce alla classificazione utilizzata dagli ufologi (inizialmente stilata da Josef Allen Hynek nel 1972) riguardo gli incontri ravvicinati con gli alieni, in cui il quarto tipo denota un rapimento alieno. Tra i protagonisti del film Milla Jovovich nella parte della dottoressa Abigail Tyler. Nel film si fa riferimento agli Anunnaki.